TERAMO – (alessandro misson) Record di tamponi all’Izs di Teramo nella lotta all’emergenza Coronavirus, con ben 1238 test con triplice sonda molecolare (i più affidabili e anche i più complessi) processati nella sola giornata del 21 Aprile. A dimostrazione del livello d’eccellenza raggiunto dall’Istituto di ricerca “Giuseppe Caporale” e dal ruolo centrale assunto in regione nel contenimento del contagio, basta far parlare i numeri dell’istituto guidato dal direttore generale Nicola D’Alterio: ad oggi in Abruzzo sono stati eseguiti 33.624 tamponi, di cui 19.163 processati dal solo Izs, vale a dire il 57% del totale.
E questo nonostante il laboratorio dell’ospedale Santo Spirito di Pescara sia in campo sin dall’inizio come centro di referenza regionale, con due settimane di vantaggio sull’Izs e stia per ricevere dalla Regione un nuovo macchinario per l’analisi rapida di 2400 tamponi al giorno proveniente dalla Cina. Più modesto, ovviamente, è stato invece il contributo alla causa del laboratorio universitario di Chieti, che è attivo sui tamponi solo dal 1° Aprile.
L’Izs fino ad oggi ha lavorato principalmente per processare i tamponi dei pazienti delle Asl di Teramo e de L’Aquila, ha supportato la Asl di Pescara e quella di Chieti, e con i suoi ricercatori è parte attiva anche nello studio epidemiologico al fianco della Asl di Chieti nella Zona Rossa di Villa Caldari di Ortona, dove verrà eseguito uno studio per conto dell’Istituto Superiore di Sanità sul tasso di “virulenza” del Covid in quello specifico territorio, con tracciamento di cani e gatti per valutare il rischio di zoonosi.
Se non fossero stati in campo i biologi, i virologi, i tecnici di laboratorio e l’organizzazione dell’istituto di ricerca teramano la sanità abruzzese sarebbe ancora in una fase drammatica, e non – come è adesso – avviata verso l’uscita dal tunnel del Covid 19.
Nei giorni scorsi l’assessore alla Salute Nicoletta Verì ha dichiarato che con l’arrivo del nuovo macchinario dalla Cina (temporaneamente bloccato in dogana) l’Abruzzo avrebbe “recuperato i ritardi iniziali” nell’analisi dei campioni. Eppure di ritardi a Teramo non ce ne sono mai stati. Se non nel giorno di Pasqua, quando l’Izs non ha lavorato, ma solo a causa di un’emergenza nazionale accusata da tutti gli Izs: la carenza cronica di reagenti per i tamponi, provenienti dagli Stati Uniti, a causa di una dette tante inefficienze del sistema Italia nell’approvvigionamento dei materiali sanitari sul mercato internazionale.